FORM SUONA ČAJKOVSKIJ

FORM SUONA ČAJKOVSKIJ

Teatri
30.03.2022NEWS

«L’introduzione contiene il germe di tutta la sinfonia, è il fato, la potenza del destino». Sono le parole di Pëtr Il'ič Čajkovskij riferite alla sua maestosa Sinfonia n. 4 in fa minore, op. 36, “piatto” principale del prossimo programma dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, dal titolo ČAJKOVSKIJ 4.

Sul palco con la FORM, la “colonna sonora delle Marche”, il suo Direttore Principale, Alessandro Bonato, e la giovane violinista di talento Alexandra Tirsu, insieme per questo concerto monografico dedicato al grande compositore russo, massimo interprete della cultura musicale russo-europea di fine Ottocento.

Quattro i concerti in cartellone, a partire dal primo aprile, con una prova aperta dedicata alla sinfonia prevista al Teatro Pergolesi di Jesi, in programma alle ore 18 del 31 marzo, inserita nell’ambito della Stagione Sinfonica di Jesi e realizzata in collaborazione con la Fondazione Pergolesi Spontini. Una coinvolgente e istruttiva forma di approfondimento per conoscere, sotto la guida di Alessandro Bonato, i segreti di una delle opere più coinvolgenti del repertorio sinfonico. Quindi i concerti previsti a Jesi venerdì 1 aprile, sabato 2 aprile al Teatro Gentile di Fabriano, lunedì 4 aprile al Lauro Rossi di Macerata e martedì 5 aprile al Ventidio Basso di Ascoli Piceno (in collaborazione con AMAT e Società Filarmonica Ascolana); tutti alle ore 21.

In programma due tra le opere più celebri e amate del compositore: il Concerto per violino e orchestra in re magg., op. 35 e la Quarta Sinfonia. La prima opera, composta nel periodo più fecondo della creatività del compositore (1878), è caratterizzata da un virtuosismo trascendentale, una grande energia, una calda, sincera espressività che, uscendo dagli schemi classici, riflettono coraggiosamente, senza reticenze, tutta la folle contraddittorietà dell’esistenza.

La Quarta Sinfonia è un vero e proprio “autoritratto in musica” dell’autore, realizzato con l’impiego di una tavolozza orchestrale di eccezionale ricchezza che ne tratteggia al vivo le aspirazioni, gli amori vissuti e sognati, le cadute negli abissi della disperazione, le folli risalite verso la felicità. È stata composta tra la fine del 1876 e l’inizio del 1878, periodo denso di avvenimenti contrastanti per Čajkovskij.

Alexandra Tirsu, considerata una delle migliori interpreti della sua generazione, è vincitrice nel 2021 dell’importante concorso internazionale ARD Competition. Alessandro Bonato ha al suo attivo un’esperienza da musicista che lo pone tra i giovani emergenti dell’attuale panorama musicale italiano, vincitore del 3° premio assoluto alla The Nicolai Malko Competition for young conductors 2018 (unico italiano selezionato su 566 candidati e il più giovane di tutta la competizione).

 

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