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lun
06 lug
2020Teatro G.B. PergolesiJesiOre 21.00
Ludwig van Beethoven
Romanza per violino e orchestra in fa magg., Op. 50
Wolfgang Amadeus Mozart
Il Re pastore, K. 208: Ouverture
Bastien und Bastienne, K. 50/66b: Intrada
Richard Strauss
Metamorphosen (Metamorfosi), Studio per 23 archi solisti Op. 142, TrV290
Cambiare forma per rigenerarsi a nuova vita. Questo è il senso di ogni metamorfosi a partire da quelle descritte nei racconti della mitologia antica, dove la trasformazione in un altro da noi stessi che conservi però intatto il nostro spirito è indicata come l’unica via di uscita da una crisi.
Lo stesso senso è racchiuso nelle Metamorphosen (Metamorfosi) di Richard Strauss, splendida, commovente composizione dell’estrema maturità artistica del musicista, scritta sulle macerie di un’Europa devastata dal secondo conflitto mondiale che aveva di fronte a sé un’unica speranza: raccogliere i frammenti sparsi di un passato buono, bello, sacro per traghettarlo, sotto nuove forme, nel futuro. Fra le profonde meditazioni iniziali e gli appassionati intrecci di linee intessuti nella seconda parte del brano dai 23 archi solisti risuonano infatti, ricreate in un flusso di trasformazione continua, la luce di Mozart, l’energia e il lirismo di Beethoven, gli slanci d’amore di tutto il Romanticismo musicale europeo, a rappresentare un desiderio di salvazione per mano della bellezza.
È con questo capolavoro, affrontato per la prima volta dalla FORM e preceduto nel programma da opere dei due autori classici venerati da Strauss per tutta la vita, Mozart e Beethoven, che l’Orchestra Filarmonica Marchigiana torna ad esibirsi dal vivo, sotto la direzione di Manlio Benzi, al Teatro Pergolesi di Jesi. Un rientro “a casa” con un concerto di grande fascino e spessore culturale per inaugurare, nel segno della speranza, un nuovo corso.